Stretta creditizia su PMI , è solo colpa dei tassi?

 Negli ultimi mesi sono emersi dati convergenti su una sensibile riduzione del credito , soprattutto a lungo termine , verso le imprese italiane.

 

Infatti secondo uno studio di Confartigianato su dati Banca d’Italia già nel 2023 vi è stata una contrazione dei prestiti verso le micro-piccole imprese su base annua del 6,3% a livello nazionale che nel Nord supera il 7% mentre il dato di tutte le imprese certifica una riduzione del 4% nello stesso periodo .

 

Il trend è proseguito nel fino ai primi mesi del 2024 come evidenziato da uno studio di Unimpresa che evidenzia come , mentre i prestiti alle imprese a uno e cinque anni siano sostanzialmente invariati quelli oltre i cinque anni abbiano subito un calo del 7,79% da Aprile 2023 ad Aprile 2024 , in termini assoluti da 341,28 a 314,71 miliardi di Euro con una riduzione di 26,57 miliardi di Euro affiancato da un calo degli impieghi del 4,02%.

 

Da qui il grido d’allarme del presidente di Confatigianto Marco Granelli : “Noi imprenditori abbiamo bisogno di chi dà fiducia alle nostre idee, di chi sostiene i nostri progetti, il nostro lavoro. Il credito, i finanziamenti sono il nostro ossigeno. La finanza d’impresa, con nuove soluzioni alternative alla dipendenza bancaria, rappresenta quindi un fattore strategico per sostenere gli sforzi del sistema produttivo e consolidare le prospettive di ripresa del Paese. E’ un aspetto sul quale ci aspettiamo convergano l’attenzione e l’azione di Governo”.

 

A cui fa eco il vicepresidente di Unipresa Giuseppe Spadafora : “L’aumento del costo dei finanziamenti ha infatti reso più difficile per le imprese ottenere il credito necessario per investire e crescere .”, “ Le banche hanno preferito accumulare riserve piuttosto che sostenere l’economia, contribuendo a una contrazione del credito che ha soffocato la crescita economica e aumentato l’incertezza nel mercato. Questo comportamento opportunistico non solo danneggia l’economia, ma mina anche la fiducia dei consumatori e degli imprenditori nel sistema bancario.”

 

Nelle parole di entrambi si evidenziano due temi : il primo è la ricerca di nuove soluzioni per l’accesso al credito e il secondo è la crisi di fiducia tra banche e imprenditori ; mentre riguardo la politica monetaria l’imprenditore è completamente impotente il sistema bancario ha adottato un nuovo sistema per la concessione del credito contenuto nelle linee guida EBA- LOM ( generazione e monitoraggio del prestiti) che offre una via d’uscita a questa situazione .

 

Questo documento modifica radicalmente i criteri di concessione dei prestiti da un lato ponendo maggior attenzione ai dati andamentali dell’azienda piuttosto che alle garanzie e dall’altro con il monitoraggio continuo dell’azienda risponde alla reciproca mancanza di fiducia tra banca e impresa.

 

L’imprenditore dunque , nonostante la politica restrittiva dei tassi , ha a disposizione una serie di azioni concrete con cui può migliorare l’accesso al credito della propria impresa oppure ridurne i costi attraverso un cambio di filosofia nella pianificazione economico-finanziaria e nel monitoraggio gestionale della propria impresa.