Si è svolta, nelle giornate del 17 e 18 luglio, presso il Centro di Aldgate, nella zona est di Londra, l'edizione del 2019 di "Unbound London".
Si è trattato di una business convention internazionale dedicata alle aziende che operano nel settore digitale e hi-tech, con una serie di conferenze, competizioni tra le idee di business e, principalmente confronti 1to1 fra le aziende e i potenziali clienti.
Una serie di aziende pugliesi ha partecipato per iniziativa della Regione Puglia, in collaborazione con la Camera di Commercio italiana per il Regno Unito e con la società in-house Puglia Sviluppo.
Si sono svolti incontri con operatori internazionali e autopresentazioni - attraverso le cosiddette pitch session - che rappresentano una vera e propria sfida per ogni azienda, messa in competizione con esperti e conconcorrenti.
Molto interessanti sono poi stati due appuntamenti organizzati, il primo in sede di Ambasciata d'italia, tra lo stesso Ambasciatore ed alcuni rappresentanti del governo britannico, alla presenza di investitori e operatori del mondo della finanza locale.
Il secondo, organizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, per creare ulteriori opportunità di incontro e collaborazione tra le aziende presenti e i potenziali soggetti interessati.
Il nostro studio legale, presente da alcuni anni con un desk a Londra, in collaborazione con uno studio notarile Italo inglese, ha potuto usufruire della ospitalità di Intesa Sanpaolo Lecce, con interessamento personale del direttore Andrea Stefanelli, ed ha potuto verificare sul campo le potenzialità di questo tipo di manifestazioni.
Ho verificato personalmente la disponibilità e cortesia del personale di Intesa Sanpaolo presente, che ha agevolato ed introdotto al contatto con le imprese pugliesi presenti ad Unbound London, contatto che ho approfondito, rilevando potenzialità ed anche criticità.
Quello che mi sento di poter dire, sulla base dell'esperienza londinese di questi anni, è che le nostre imprese vengono lodevolmente accompagnate in questi mercati, però prive della conoscenza di quelle pregiudiziali e necessarie architravi giuridico, fiscali e commerciali che dovrebbero presiedere a questo tipo di manifestazioni.
A solo titolo di esempio: al fine di evitare il rischio di una esterovestizione, ma al contempo allo scopo di pianificare una reale attività sul mercato britannico, con una serie notevole di benefici sotto vari punti di vista, sarebbe necessario che tutte le aziende presenti in loco, pur se non ancora strutturate, potessero accedere alla stipula di contratti commerciali attraverso strutture ponte che consentano di pianificare, nel tempo dovuto, l'ottimizzazione dell'investimento.
Nella situazione attuale, invece, queste aziende si trovano spesso non organizzate in modo ottimale per poter cogliere immediatamente, al volo le opportunità che si creano.
Il suggerimento è, dunque, nel proseguire in queste ottime iniziative da parte degli organismi pubblici e degli istituti finanziari, ma attraverso una preventiva preparazione normativa, fiscale e commerciale che dia effettività al loro coraggioso affacciarsi fuori dalle mura domestiche.
Avv. Carlo de Nitto Personè.